Un gruppo di scienziati australiani sembra aver intuito la regola con cui crescono i buchi neri massicci che si trovano al centro delle galassie più piccole (come la nostra).
Un gruppo di scienziati australiani sembra aver individuato la regola con cui crescono i buchi neri massicci che si trovano al centro delle galassie più piccole. Finora, si sapeva che i buchi neri che si trovano al centro delle galassie maggiori hanno una dimensione legata alla distribuzione sferoidale delle stelle del centro galattico, parametro che tecnicamente è chiamato il bulge della galassia. Una correlazione che, secondo alcuni, non sussisteva per i buchi neri nei centri delle galassie con un bulge più piccolo: per esempio, il buco nero Sagittarius A* della nostra Via Lattea, che ha una massa pari a quattro milioni di volte quella del Sole, sembrava avere delle dimensioni praticamente arbitrarie.
Una regola quadratica
Il gruppo di studiosi di Alister Graham, della Swinburne University of Technology di Hawtorn, Australia, autore della scoperta, aveva in passato dimostrato che Sagittarius A* seguiva una precisa regola astronomica. “La formula è quadratica – spiega Graham – e la massa del buco nero si quadruplica ogni volta che il bulge raddoppia”. Ora, l’analisi di oltre 100 galassie con buchi neri meno massicci di quello della Via Lattea ha rivelato la validità della stessa regola. “Un risultato eccitante – conclude Graham – perché ci permette non solo di capire meglio i meccanismi di formazione dei buchi neri, ma anche di formulare predizioni circa le loro dimensioni”. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal.
[Immagine, credit: Swinburne University of Technology]