Darth Vader, Sith Lord, è senza dubbio uno dei più iconici cattivi cinematografici, se non il più iconico, soprattutto da quando Star Wars è diventata una saga mainstream, come si suol dire. I ricercatori più nerd non potevano quindi esimersi dal dedicargli generi e specie, spesso con le scuse più flebili pur di celebrare l’oscuro signore dei Sith nella sua rilucente armatura nera. Infatti, il primo organismo a lui dedicato risale addirittura al 1983, mentre proprio quest’anno siamo arrivati a 15 di queste speciali dediche scientifiche, con la pubblicazione di una nuova specie di Bathynomus, di per sé un’altra icona, seppur non cinematografica. Ecco quindi Bathynomus vaderi, dedicato al più amato villain della cultura pop.
Ma chi è Bathynomus? Avrete quasi tutti incontrato almeno una volta nella vostra vita i simpaticissimi “porcellini di terra”, quegli animaletti segmentati capaci di appallottolarsi quando si sentono in pericolo: si tratta di crostacei isopodi della famiglia Armadillidiidae, parenti quindi di gamberi e granchi più che degli insetti o dei millepiedi. Bathynomus è un loro parente, ma vive negli abissi marini e raggiunge dimensioni considerevoli: la media è di oltre 20 cm di lunghezza, toccando i 50 cm con un esemplare di Bathynomus giganteus.
Il corazzato abissale
Bathynomus è uno degli organismi abissali più famosi, e sembra in effetti uscito da un film di fantascienza (guardandolo potrebbe ricordare il Tanker Bug degli Aracnidi nel film Starship Troopers), ma non è un animale pericoloso, almeno per gli umani.
L’ambiente di vita di questi isopodi è piuttosto distante dalla superficie dell’oceano, estendendosi da circa 70 m di profondità fino a sotto gli 800 (il record è di oltre 2100 m per la specie Bathynomus kensleyi). La loro dieta è essenzialmente carnivora, ma di fatto si nutrono principalmente di carcasse di qualsiasi dimensione, anche se possono predare animali lenti o immobili come spugne, oloturie e nematodi. Secondo alcuni studiosi, in occasione di whale fall, cioè di carcasse di cetacei cadute su fondali profondi, gli isopodi giganti mangiano fino a non essere quasi più in grado di muoversi per molto tempo; d’altronde, il loro metabolismo sembra poter resistere addirittura anni senza cibo, e quindi in occasione di tali improvvisi banchetti hanno fondato motivo di riempirsi lo stomaco.
Semmai, come succede sempre più spesso, siamo invece noi una minaccia mortale per questi straordinari giganti degli abissi: è infatti sempre più in uso pescarli per venderli come cibo esotico nei ristoranti orientali, dove purtroppo stanno diventando di moda.
La maschera del Sith
In un articolo uscito a gennaio 2025, Peter Ng e i suoi colleghi hanno descritto Bathynomus vaderi (il genere Bathynomus conta quasi trenta specie), basandosi su differenze nella distribuzione geografica e nella profondità, oltre che ovviamente sulla morfologia. Il nome deriva dall’aspetto della testa, che può ricordare la maschera del Sith di Star Wars. Purtroppo, la scoperta di questa specie è stata fatta grazie alla quantità di Bathynomus disponibili nei mercati ittici vietnamiti. E questa, decisamente, non è una notizia che possa far piacere dato lo stato dei nostri oceani.
Immagine di copertina: Peter NG et all., A new species of supergiant Bathynomus A. Milne-Edwards, 1879 (Crustacea, Isopoda, Cirolanidae) from Vietnam, with notes on the taxonomy of Bathynomusjamesi Kou, Chen & Li, 2017, «Zookeys», 2025.
