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07 Mar 2025

Il gioco del Lotto bucato da un’intelligenza artificiale. O forse no?

Gennaro Vessio
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Curiosa la notizia, di qualche giorno fa, della vincita al Lotto di circa 50 000 euro da parte di tre studenti di Matematica e Fisica dell’Università del Salento, che avrebbero sfruttato un algoritmo di Intelligenza Artificiale per selezionare i numeri vincenti.

 

Le previsioni dell’IA

In effetti, l’Intelligenza Artificiale oggigiorno più diffusa, quella basata sull’apprendimento automatico, si basa proprio sull’idea di scoprire regolarità, schemi, in dati del passato per formulare previsioni o, più in generale, automatizzare compiti che, se svolti da un essere umano, richiederebbero un certo grado di “intelligenza”.

 

Numeri “ritardatari” e illusioni di vittoria

Tuttavia, qui emerge un problema: il Lotto è, per definizione, un gioco completamente casuale. Si tratta di una classica estrazione “con restituzione” in cui, cioè, i numeri estratti non vengono accantonati, ma tornano immediatamente disponibili per le estrazioni successive. Di conseguenza, benché si possa avere l’illusione che i numeri “ritardatari” abbiano più probabilità di uscire (la cosiddetta “fallacia dello scommettitore”), in realtà ogni numero ha sempre la stessa probabilità di essere estratto, indipendentemente da quante volte sia già uscito. In altre parole, a differenza di altri giochi, come per esempio il poker, in cui la fortuna conta ma non è l’unica componente, il gioco del Lotto è una vera e propria lotteria, totalmente affidata al caso. Quindi, no: l’Intelligenza Artificiale non può, in linea di principio, essere sfruttata per prevedere i numeri vincenti futuri. È semplicemente impossibile.

 

Uno schema sospetto o un colpo di fortuna?

Al contrario, proprio in virtù della sua capacità di scoprire schemi ricorrenti nei dati, l’Intelligenza Artificiale potrebbe essere usata per individuare eventuali anomalie o schemi “sospetti”. Se, per esempio, le estrazioni fossero in qualche modo manipolate, o se ci fossero imperfezioni sistematiche nei meccanismi fisici di estrazione, una Intelligenza Artificiale “addestrata” su dati storici potrebbe in effetti individuare tali regolarità nascoste, segnalando potenziali irregolarità.

Che i tre studenti abbiano davvero trovato un difetto statistico nel sistema o si è trattato semplicemente di un colpo di fortuna straordinario, condito da un pizzico di narrazione fantascientifica? Una cosa è certa: l’accoppiata Intelligenza Artificiale e gioco d’azzardo resta una combinazione affascinante.

 

Consigli di lettura

Per saperne di più su come funziona l’Intelligenza Artificiale si può leggere il libro Intelligenza artificiale per curiosi (Dedalo, 2025).

Per saperne di più sulla fallacia dello scommettitore e le (im)probabilità di vittoria si può leggere La legge del perdente di Federico Benuzzi (Dedalo, 2018).

Gennaro Vessio
Gennaro Vessio è ricercatore in Sistemi delle Elaborazioni delle Informazioni presso il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Autore di pubblicazioni scientifiche su riviste di settore e relatore in conferenze nazionali e internazionali, è da anni impegnato nella comunicazione e nella divulgazione della scienza. Ha da poco pubblicato Intelligenza artificiale per curiosi (Dedalo, 2025).
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