Si parla tanto di trasporti Smart, ma il loro vero nome è Sistemi di Trasporto Intelligente o ITS (Intelligent Transport Systems). Oggetto di uno specifico decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2013, gli ITS mettono insieme le più avanzate tecnologie per la rilevazione e il trattamento delle informazioni e sono in grado di garantire servizi più efficienti e sostenibili oltre che di integrare trasporto ferroviario, marittimo, su gomma e sulle vie navigabili interne.
Si parla tanto di trasporti Smart, ma il loro vero nome è Sistemi di Trasporto Intelligente o ITS (Intelligent Transport Systems). Oggetto di uno specifico decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2013, gli ITS mettono insieme le più avanzate tecnologie per la rilevazione e il trattamento delle informazioni e sono in grado di garantire servizi più efficienti e sostenibili oltre che di integrare trasporto ferroviario, marittimo, su gomma e sulle vie navigabili interne. Gli ITS sono poi capaci di sfruttare sorgenti di dati in tempo reale per fornire informazioni utili a utenti e operatori dei servizi di trasporto, permettendo di garantire la sicurezza, il trattamento della congestione e di ostacoli e l’integrazione delle varie tipologie di trasporto.
Non solo tecnologia, anche molta matematica
Se apparentemente gli ITS possono sembrare il frutto esclusivo dell’integrazione tra informatica e telecomunicazioni, in realtà l’ingrediente magico che li ha resi così potenti e che potrebbe consentire un vero salto di qualità in questo settore nei prossimi anni è la matematica. Infatti, i metodi di ottimizzazione basati su modelli di programmazione matematica e algoritmi meta-euristici possono garantire un valido supporto alle decisioni in tempo reale nei sistemi di Car Sharing (come Enjoy, Car2Go) e Car Pooling (come Uber), nei veicoli connessi, come le GoogleCars, e nell’integrazione tra il trasporto pubblico, privato e la logistica sostenibile delle merci.
Algoritmi e simulazioni
I modelli di simulazione avanzati avranno un ruolo sempre più importante anche perché saranno in grado di produrre previsioni sempre più attendibili per fronteggiare l’incertezza associata alla domanda e alle fluttuazioni del traffico. E ancora, ricordiamo lo sviluppo di metodi, modelli, algoritmi e applicazioni per immagazzinare e processare le enormi moli di dati sul traffico e i servizi di trasporto, ed effettuare previsioni sulla domanda di trasporto, sui tempi di viaggio e sulle emissioni di inquinanti.
Insomma, non è più possibile immaginare un reale sviluppo degli ITS senza riconoscere alla matematica il suo ruolo essenziale, e prevedendo quindi esplicitamente, nei programmi di finanziamento delle ricerche, la Matematica per i Trasporti Intelligenti.
E se poi le tecnologie del futuro dovessero finalmente aprire la strada alla macchina del teletrasporto, per ora sogno dei pendolari di tutto il mondo e soggetto ricorrente nella fantascienza di scrittori e registi, sappiate che già adesso in molti centri di ricerca si studia la matematica del teletrasporto quantistico. Restate connessi…