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19 Apr 2021

Marte: il primo volo di Ingenuity sul Pianeta rosso

Patrizia Caraveo

Patrizia Caraveo
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Oggi la NASA ha avuto il suo momento Fratelli Wright con il primo volo di Ingenuity, il piccolo elicottero marziano. Si è trattato di un breve su e giù, effettuato solo per dimostrare che l’elicottero riesce a volare e può fotografare il suolo marziano dall’alto.
Mentre Perseverance riprendeva il momento storico, Ingenuity ha fotografato la sua ombra sul suolo marziano con la telecamera di navigazione.

 

Più in alto, più veloce

Considerando l’atmosfera molto tenue di Marte, combinata con la gravità pari a 1/3 di quella terrestre, Ingenuity ha volato in condizioni paragonabili a quelle che si troverebbero nell’atmosfera nostrana a oltre 30 000 metri di altezza, più del doppio della quota di crociera degli aerei. Nessun elicottero è mai andato così in alto. Per questo le pale dei rotori di Ingenuity devono ruotare molto più rapidamente di quelle degli elicotteri terrestri.

 

Dal primo volo sulla Terra al primo volo su un altro pianeta

Dopo questo primo tentativo, sono previsti altri due voli di test mentre nei due voli successivi l’elicottero si potrebbe spingere più lontano, compatibilmente con un’autonomia limitata a 90 secondi dalla capacità delle batterie, che devono essere caricate dai piccoli pannelli solari in dotazione all’elicottero.
Piccoli ma non senza sorprese, perché nascondono un frammento del tessuto utilizzato per il primo aereo dei Fratelli Wright, quello che fece gli storici sobbalzi nel 1903. Un pezzo di storia dell’aviazione non più grande di un francobollo che ha portato fortuna a Ingenuity.
Far volare l’elicottero non è la missione principale di Perseverance che deve studiare le rocce del cratere Jezero alla ricerca di qualche prova dell’esistenza passata di vita, ma il momento Fratelli Wright è importante per lo sviluppo dei piani di esplorazione della NASA, che paragona il piccolo elicottero con il rover Sojourner che, nel 1997, dimostrò le grandi potenzialità della mobilità marziana.
Se la NASA riuscirà a dimostrare che è possibile volare su Marte, si potrebbe aprire una nuova stagione di esplorazione indipendente dove l’elicottero potrebbe guidare il rover che, pur essendo dotato di sistemi di guida basati su intelligenza artificiale, deve sempre essere supervisionato dalla Terra.
Complimenti a Ingenuity per il suo momento Fratelli Wright su Marte!

 

Immagine: copyright NASA/JPL-Caltech

Patrizia Caraveo
Patrizia Caraveo
È Dirigente di Ricerca all'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Dal 1997 è Professore a contratto dell’Università di Pavia, dove tiene il corso di Introduzione all’Astronomia. Astrofisica di fama mondiale, nel 2009 è stata insignita del Premio Nazionale Presidente della Repubblica. Come membro delle collaborazioni Swift, Fermi e Agile ho condiviso per tre volte con i colleghi il Premio Bruno Rossi della American Astronomical Society nel 2007, 2011 e 2012. Nel 2014 è entrata nella lista degli Highly Cited Researchers. Fa parte del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica e delle 100 donne contro gli stereotipi. È Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Per Dedalo ha pubblicato Il cielo è di tutti (2020).
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