Forse svelato il mistero delle macchie luminose su Cerere
Due studi, di cui uno italiano, pubblicati su Nature rivelano particolari sui minerali di superficie e sull'area luminosa osservata sul pianeta nano Cerere.
Due studi, di cui uno italiano, pubblicati su Nature rivelano particolari sui minerali di superficie e sull'area luminosa osservata sul pianeta nano Cerere.
"Ci stiamo avvicinando: forti indizi di vita aliena potrebbero già essere trovati nel prossimo decennio e potremo avere prove definitive tra 20 o 30 anni". Così Ellen Stofan della NASA, durante una tavola rotonda che si è tenuta la settimana scorsa presso il Webb Auditorium del quartier generale dell'agenzia spaziale americana a Washington.
L'interferometro VIR della sonda della NASA Dawn, realizzato dall'Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Astrofisica, è riuscito a scoprire che sul pianeta nano Cerere c'è acqua sotto forma di ghiaccio.
Nuovi studi rivelano maggiori dettagli sul sottosuolo del pianeta nano Cerere e sulla composizione delle sue misteriose aree luminose.
Le prime fotografie inviate dalla sonda Dawn della NASA, diretta verso Cerere, mostrano due misteriose macchie bianche molto luminose, che gli scienziati non riescono a spiegarsi.
Alcuni composti organici alifatici, blocchi basati sul carbonio che possono avere un ruolo nella chimica che genera la vita, sono stati trovati per la prima volta su Cerere.