Innovazione e comportamenti complessi precedono Homo sapiens
Gli antropologi dello Smithsonian’s National Museum of Natural History, in collaborazione con studiosi provenienti da tutto il mondo, hanno scoperto che i primi uomini che hanno occupato l’Africa orientale a partire da circa 320.000 anni fa iniziarono ad avviare commerci con altri gruppi, a usare pigmenti e a costruire strumenti più sofisticati rispetto a quelli della prima Età della pietra. Questi comportamenti, che si pensava si fossero sviluppati più tardi nell’evoluzione dell’Homo sapiens, vengono, quindi, retrodatati da questi ultimi lavori.
Un nuovo inizio per le migrazioni preistoriche
Riuscire a datare le migrazioni dei nostri antenati riveste una grande importanza per la comprensione del percorso evolutivo che ci ha portati sino qui. Quando l’Homo sapiens ha deciso di lasciare l’Africa? In che modo quelle popolazioni hanno raggiunto il Medio Oriente per poi, nel corso dei secoli, conquistare tutte le terre emerse? Una recente scoperta sembra anticipare i tempi in cui i nostri progenitori si avventurarono al di là dei confini del continente africano.
I Denisoviani e quel mignolo rivelatore
Ecco i resti più antichi di Homo sapiens: risalgono a 300 mila anni fa
Ritrovati in Marocco i più antichi resti fossili finora scoperti di Homo sapiens. Risalirebbero a 300 mila anni fa e quindi sarebbero 100 mila anni più vecchi di quelli che finora detenevano il primato.