La vita in laboratorio presenta ogni giorno numerosi ostacoli da superare per ottenere il massimo da campioni e strumenti che si hanno a disposizione. Come per tanti altri mestieri, però, il confronto con professionisti di altre discipline può portare a soluzioni innovative o a inaspettate serendipità. È questo il caso dell'applicazione della diffrazione elettronica 3D, tecnica impiegata da anni nell'ambito delle scienze dei materiali, ora "prestata" all'analisi di farmaci.