In un recente articolo, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, un team internazionale di ricercatori coordinato dall'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) di La Spezia, in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), l'Università Politecnica della Catalogna e il Consiglio superiore di ricerca scientifica spagnolo (CSIC- Consejo Superior de Investigaciones Científicas), ha dimostrato come la computer vision e l'intelligenza artificiale siano in grado di cambiare il modo in cui valutiamo l'abbondanza delle specie ittiche e le sue variazioni temporali.
Gli ecosistemi marini dei quattro quinti degli oceani del mondo potrebbero essere sottoposti a stress entro il 2050 se non saranno compiute azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici.
Le balene sono sempre state giganti? La risposta in un fossile ritrovato a Matera
Maestose dominatrici degli oceani. È probabilmente così che la maggior parte di noi immagina le balene. Le dimensioni di questi animali non sono sempre state quelle che conosciamo e gli scienziati stanno cercando da anni, studiando i pochi resti a disposizione, di capire quando, come e perché questi cetacei abbiano iniziato a diventare giganti. Pochi giorni fa, su Biology Letters, è stato pubblicato un articolo che tenta di dare una prima risposta a queste domande, smentendo le conoscenze pregresse.