Molto spesso, all’autismo vengono associate alcune caratteristiche cerebrali di solito riconosciute nelle persone geniali. Ora arriva uno studio secondo cui i bambini prodigio potrebbero condividere con le persone autistiche alcuni tratti genetici.
Molto spesso, all’autismo vengono associate alcune caratteristiche cerebrali di solito riconosciute nelle persone geniali. Ora arriva uno studio secondo cui i bambini prodigio potrebbero condividere con le persone autistiche alcuni tratti genetici.
La ricerca degli scienziati della Ohio State University, pubblicata sulla rivista Human Heredity, ha portato alla luce marcatori genetici sul cromosoma 1 che sono condivisi tra bambini prodigio e loro parenti affetti da autismo, anche se non è stata ancora chiarita precisamente la specifica mutazione che si è verificata. Tuttavia, la correlazione genetica trovata in questa nuova ricerca potrebbe essere affetta da una debolezza, data l’esiguità del numero di partecipanti: 12 bambini prodigio che sono stati confrontati con una decina di membri della propria famiglia. In passato, la letteratura scientifica ha annoverato meno di 20 bambini prodigio, negli ultimi 100 anni, mentre i disordini dello spettro autistico, secondo le ultime stime, sono più frequenti e colpiscono circa 1 bambino ogni 68.
Cos’è un bambino prodigio?
Per lo studio, i ricercatori hanno definito come prodigio un bambino che raggiunge riconoscimenti nazionali o internazionali per specifiche abilità entro l’adolescenza. Per esempio, un bambino prodigio è quello che, a tre anni, riesce a suonare al piano un intero DVD di musica classica dopo averlo ascoltato o che ha composto una sinfonia a 6 anni. “I bambini prodigio condividono evidenti tratti con i bambini autistici, come l’eccezionale memoria e l’attenzione“, ha spiegato Joanne Ruthsatz, tra gli autori dello studio.