ExoMars: il lander Schiaparelli si prepara a toccare il suolo di Marte
in Spazio & TempoIl modulo Schiaparelli della missione ExoMars ha iniziato il suo avvicinamento alla superficie di Marte, che dovrebbe raggiungere mercoledì.
Il modulo Schiaparelli della missione ExoMars ha iniziato il suo avvicinamento alla superficie di Marte, che dovrebbe raggiungere mercoledì.
Il viaggio verso Marte, di durata pari a circa un anno, potrebbe esporre gli astronauti a un bombardamento di raggi cosmici capace di danneggiare seriamente il cervello.
Qualche giorno fa, teorici della cospirazione e complottisti vari hanno festeggiato: durante una diretta streaming della NASA dalla Stazione Spaziale Internazionale, sarebbe stato inquadrato un oggetto volante non identificato (UFO) che fluttuava nello spazio. La diretta è stata poco dopo bruscamente interrotta "per motivi tecnici".
Da tempo Europa, satellite di Giove, è un candidato d'eccellenza per ospitare la vita extraterrestre, perché il suo oceano sottosuperficiale potrebbe contenere microrganismi. Ora, il telescopio Hubble della NASA ha scoperto che questa luna emette geyser nello spazio.
Alle 12.40 (ora italiana) inizierà l'atto finale della missione Rosetta dell'ESA: una manovra che porterà la sonda, che orbita intorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, a schiacciarsi sulla cometa.
Mercurio è ancora geologicamente vivo: la sonda MESSENGER della NASA ha scoperto che il più piccolo pianeta del Sistema Solare è probabilmente ancora in contrazione ed è dunque l'unico pianeta del Sistema Solare, insieme alla Terra, a essere tettonicamente attivo.
La vita sulla Terra potrebbe estinguersi circa un miliardo di anni prima che il Sole cominci a morire.
Plutone, il mondo ghiacciato che si trova a circa 6 miliardi di chilometri dal Sole, sembra emettere raggi X ad alta energia associati a gas caldi milioni di gradi. Questa scoperta, se confermata, renderebbe Plutone la più lontana sorgente di raggi X del nostro Sistema Solare e potrebbe migliorare la nostra conoscenza dell'atmosfera del pianeta nano.
La Luna potrebbe essere il risultato di un processo molto più violento (avvenuto circa 4 miliardi e mezzo di anni fa) di quello ipotizzato finora.