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23 Set 2019

Riscaldamento globale: il suolo potrebbe perdere la capacità di assorbire acqua

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Gli effetti del cambiamento climatico sul tempo meteorologico e sulla salute umana sono spesso spiegati e sono conosciuti da molte persone. Però, poco si è detto finora dell’influenza che il riscaldamento globale può esercitare sul suolo. Il suolo, protagonista essenziale e silenzioso dell’equilibrio degli ecosistemi. Cos’è e cosa succederà in futuro? Lo hanno studiato i ricercatori della Rutgers University, negli Stati Uniti, e hanno pubblicato i loro risultati su Science Advances.

Gli effetti del cambiamento climatico sul tempo meteorologico e sulla salute umana sono spesso spiegati e sono conosciuti da molte persone. Però, poco si è detto finora dell’influenza che il riscaldamento globale può esercitare sul suolo. Il suolo, protagonista essenziale e silenzioso dell’equilibrio degli ecosistemi. Cos’è e cosa succederà in futuro? Lo hanno studiato i ricercatori della Rutgers University, negli Stati Uniti, e hanno pubblicato i loro risultati su Science Advances.

 

Cos’è il suolo e qual è il suo ruolo nel ciclo dell’acqua?

 

Il suolo è lo strato più superficiale del terreno e si forma in seguito all’alterazione del substrato roccioso dovuta a fattori fisici, chimici e biologici. Stiamo parlando, ad esempio, dell’azione della pioggia, dei cicli di caldo-freddo dell’escursione termica, delle reazioni chimiche che normalmente avvengono in natura a opera di animali o vegetali, o anche dell’azione delle radici di piante o di ife fungine.
Il suolo può influenzare i processi legati al ciclo dell’acqua: dalla sua porosità dipendono l’infiltrazione o il ruscellamento (run off) delle acque piovane e il trasporto di nutrienti, tutti fenomeni fondamentali per lo sviluppo di strategie per assicurare in futuro la sicurezza alimentare e la salute umana, per affrontare la carenza di risorse idriche e per evitare la perdita di biodiversità.

 

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I cambiamenti climatici come influenzano le proprietà dei suoli?

 

Secondo gli studi pubblicati su Nature e, recentemente, su Science Advances, il cambiamento climatico potrebbe ridurre la capacità del suolo di assorbire acqua in molte aree del mondo.
Gli scienziati hanno condotto un esperimento lungo 25 anni, in Kansas: hanno innaffiato il suolo di una prateria con degli irrigatori (mostrati nell’immagine di copertina), simulando così le precipitazioni, e i dati raccolti hanno rivelato che un incremento del 35% delle piogge porta a una riduzione dei tassi di infiltrazione delle acque nel suolo compresa tra il 21 e il 33% e solo un minimo aumento della ritenzione di acqua.
Cosa significa tutto questo? La quantità di pioggia che filtra e di quella che, invece, rimane in superficie determina quanta acqua sarà a disposizione delle piante o quanta evaporerà, per non parlare del rischio idrogeologico legato a un eccessivo ruscellamento.
Da cosa dipende la relazione tra riscaldamento globale, piogge e porosità dei suoli? I pori più larghi (la macroporosità) catturano l’acqua che sarà utilizzata da piante e microrganismi. Ciò contribuisce al miglioramento dell’attività biologica e del ciclo dei nutrienti, diminuendo allo stesso tempo l’erosione, un’altra forte minaccia per il suolo. Con l’aumentare delle precipitazioni – quello che succederà in alcune zone del pianeta a causa del riscaldamento globale – la piante svilupperanno radici più spesse che ostruiranno i suddetti pori.

 

Introdurre i suoli nei modelli di previsione sul riscaldamento globale

 

Daniel Giménez, pedologo, professore nel Dipartimento di Scienze Ambientali della Rutgers University e coautore dell’articolo su Science Advances, ha spiegato: “Poiché gli schemi delle precipitazioni e altre condizioni ambientali sono mutati a livello globale, come risultato del cambiamento climatico, i nostri risultati suggeriscono che il modo in cui l’acqua interagisce con il suolo potrebbe cambiare significativamente in molte parti del mondo, e farlo rapidamente. Proponiamo che direzione, magnitudine e tasso di questi cambiamenti debbano essere misurati e integrati nelle previsioni delle risposte degli ecosistemi al cambiamento climatico”.
Uno dei prossimi passi della ricerca in questo ambito sarà, infatti, capire i meccanismi che guidano i fenomeni osservati per estrapolarne gli andamenti in altre regioni e poter implementare questi dati nei modelli di previsione della risposta degli ecosistemi al riscaldamento globale. Inoltre gli scienziati cercheranno di studiare un numero maggiore di fattori e tipologie di suolo per identificare altri tipi di trasformazioni.

 

Come abbiamo accennato nell’introduzione, molti sono gli effetti del riscaldamento globale. Potete approfondire questo argomento leggendo l’articolo di Michela Pacifici, “Influenza dei cambiamenti climatici sul rischio di estinzione”, pubblicato nel numero di ottobre 2016 di Sapere.

 

Credits immagine: Edouard Sagues

REDAZIONE
La Redazione del sito saperescienza.it è curata da Micaela Ranieri dal 2019, in precedenza hanno collaborato Stefano Pisani e Alessia Colaianni.
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