Nel cuore della Terra potrebbe esserci più ossigeno di quanto si pensasse. Sono alcune tra le nuove scoperte circa il nucleo e il mantello terrestre che provengono da uno studio del Lawrence Livermore National Laboratory.
NEWS - Terra & Clima
Nella serata di ieri, una violenta scossa di magnitudo 8.3 ha colpito la parte centrale del Cile, con epicentro nella regione del Coquimbo a circa 400 chilometri a nord della capitale, Santiago del Cile.
Nazioni Unite: entro il 2100 la popolazione mondiale supererà gli 11 miliardi
in Terra & ClimaLa popolazione mondiale potrebbe superare gli undici miliardi di individui entro il 2100. Sono queste le proiezioni della United Nations Population Division, presentate durante il 2015 Joint Statistical Meeting che si è tenuto a Seattle, Usa.
Come si formano le nuvole e in che modo contribuiscono alla temperatura della Terra? Sono due grandi questioni della climatologia. Ora, un nuovo studio condotto sulle nuvole che si trovano sugli oceani più remoti del mondo mostra che, durante il periodo estivo, gli organismi oceanici sono responsabile per circa la metà delle goccioline delle nubi.
Global warming: incroci genetici potrebbero salvare i coralli in pericolo
in Terra & ClimaAlcune popolazioni di coralli posseggono già le varianti genetiche necessarie a tollerare le acque degli oceani che diventano più calde a causa del global warming, e potrebbero trasmetterle ai coralli in pericolo di estinzione.
Secondo gli ultimi dati NASA, un terzo delle più grandi falde acquifere del Pianeta è troppo sfruttato. Un problema che è destinato ad aggravarsi con la crescita della popolazione mondiale e i cambiamenti climatici.
Il riscaldamento globale non starebbe rallentando, nel ventunesimo secolo. Lo sostiene un nuovo studio pubblicato su Science.
Il terremoto del Nepal è stato così intenso che potrebbe aver inciso sull'altezza del monte Everest, variandola di qualche centimetro, in più o in meno.
Il vulcano Calbuco, in Cile, ha eruttato per ben due volte nelle ultime 24 ore. All'eruzione di mercoledì, che aveva scatenato il panico, è seguita quella del giorno dopo e attualmente, secondo dati ministeriali, in alcuni luoghi si è registrata una copertura con uno strato di cenere di circa 60 centimetri.