In questa rubrica non abbiamo mai parlato di fotografia con la luce artificiale. L’argomento è complesso e dobbiamo svilupparlo in una serie di articoli.
Questione di luce
Partiamo col capire un concetto fondamentale, ovvero la legge fisica del decadimento esponenziale dell’illuminamento in funzione della distanza del soggetto dalla fonte illuminante.
Quando si fotografa in esterno, in luce diurna, non ci poniamo alcun problema di esposizione in funzione della distanza fra la fonte luminosa (il sole o tutto il cielo) e il soggetto, ma quando usiamo un illuminatore o un lampeggiatore elettronico le cose cambiano. Attenzione a questo concetto fondamentale! La distanza fra la fotocamera e il soggetto è ininfluente, ciò che conta è la distanza del soggetto dalla fonte luminosa, che potrebbe non essere solidale alla camera.
Usando un illuminatore fotografico, a luce continua oppure flash, l’illuminamento, che si misura in lux (lux = candele/m2), si riduce secondo la legge dell’inverso del quadrato della distanza, a partire dalla fonte.
La sorgente luminosa in figura emette una certa quantità di luce che si misura in lumen. A un metro di distanza supponiamo che l’illuminamento sia di 20 000 candele su un quadrato di un metro per lato, ovvero 20 000 / 12 = 20 000 lx. Alla distanza di due metri, quella stessa quantità di luce si estenderà su un’area quattro volte più grande (22). Quindi l’illuminamento sarà di 5000 lx.
La figura sopra è molto eloquente, l’illuminamento si riduce in maniera esponenziale all’aumentare della distanza. Se a un metro dalla fonte, l’illuminamento è 20 000 lx, a quattro metri si riduce a soli 1250 lx.
Ne consegue che, se regolo l’esposizione della fotocamera sul soggetto a un metro di distanza dall’illuminatore, un altro soggetto posto un po’ più distante all’illuminatore risulterà sottoesposto. Analogamente, un soggetto un po’ più vicino risulterà sovraesposto.
Usando in modalità automatica un lampeggiatore elettronico posto sulla fotocamera, la quantità di luce emessa viene calcolata al momento dello scatto. Se si tratta di più soggetti affiancati, quindi tutti alla stessa distanza dal lampeggiatore, non ci sono problemi. Il problema si pone quando alcuni sono più avanti e altri più dietro.
Come abbiamo visto in precedenti articoli, in fase di post produzione si pone rimedio schiarendo (entro certi limiti) i soggetti più indietro che vengono sottoesposti. L’importante è che i soggetti più avanti non siano sovraesposti perché la sovraesposizione non è rimediabile.
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