Una recente ricerca su due elefanti asiatici in cattività ha rivelato alcuni aspetti finora ignoti di questi maestosi animali: un individuo ha imparato a usare una pompa da giardino per lavarsi, un altro, invece, ha inventato un metodo per dar fastidio al primo mentre si lava. Sembrerebbe una barzelletta, ma è la realtà. La ricerca, a opera di studiosi dell’Università Humboldt di Berlino e pubblicata su Current Biology, ha evidenziato per la prima volta comportamenti complessi e finora per lo più immaginati in opere di fantasia.
Era già noto che gli elefanti facessero uso di strumenti, e altre ricerche pubblicate ne dimostrano la complessità del linguaggio (per esempio, gli elefanti usano nomi per identificare i propri simili). Sono, tuttavia, anche in grado di interagire con invenzioni umane non sviluppate (in teoria) per gli elefanti. Così, le osservazioni su due esemplari dello zoo di Berlino hanno rivelato nuove capacità di adattamento: l’uso di un tubo di gomma da giardino per lavarsi, in maniera diversa a seconda della parte del corpo da lavare; e i dispetti di un altro elefante ai danni del primo. Sì, avete letto bene: dispetti. I due esemplari studiati sono due femmine: Mary, la più anziana, e Anchali, più giovane; tra le due si verificano spesso casi di conflittualità.
Mary e la doccia
Mary ha imparato a usare il tubo per innaffiare come strumento per farsi la doccia; ma non si limita a far scorrere l’acqua addosso: usa la proboscide per manipolare il tubo in modi differenti in base al punto del suo corpo che intende lavare. Se il bersaglio è la testa, il tubo viene afferrato poco sotto l’imboccatura; se deve lavarsi la parte posteriore del corpo, afferra il tubo più sotto, e usa la flessibilità della gomma associata all’effetto balistico del getto d’acqua per farsi la doccia. Ma l’aspetto più interessante è che Mary non è mai stata addestrata a usare il tubo, e anzi non è affatto chiaro come abbia sviluppato questa conoscenza. È stato inoltre dimostrato che Mary è in grado di adattarsi a diversi diametri di tubi, e che preferisce il tubo da 24 mm, mentre quando ha a disposizione solo quello da 32 mm non lo usa, ricorrendo invece alla proboscide per lavarsi. Non solo, quindi, capacità di usare strumenti, ma anche preferenze per alcuni di essi rispetto ad altri.
I dispetti di Anchali
Come dicevamo, Anchali ha un rapporto conflittuale con Mary; questo conflitto è sfociato in una serie di manipolazioni complesse del tubo di gomma mentre Mary si lava. Anchali è in grado di torcere e bloccare il tubo, in modo da disturbare o addirittura bloccare l’uscita dell’acqua, forse per infastidire Mary durante la doccia. Naturalmente, gli studiosi hanno effettuato test per capire se questo comportamento fosse solo una conseguenza del fatto che Anchali gioca con il tubo; diverse prove sembrano supportare l’idea che tali manipolazioni fossero effettuate apposta solo per causare fastidio a Mary. Tuttavia, alcuni esperimenti di controllo usando due tubi non hanno dato risultati conclusivi, e quindi questo aspetto richiede ulteriori indagini. Quel che è certo è che i due elefanti dimostrano capacità di interazione e manipolazione di oggetti con uno scopo preciso e con un alto livello di autoapprendimento. Col progredire della conoscenza e del lavoro di campo, di certo molte altre sorprese aspettano gli studiosi del comportamento animale.
Immagine di copertina: © Wikimedia Commons