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17 Giu 2024

Il pranzo del tirannosauro

Marco Signore

Marco Signore
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Tra tutti i dinosauri, forse il Tyrannosaurus rex è quello che più colpisce l’immaginario collettivo, e non solo grazie a Jurassic Park. Però questo gigantesco predatore, che è stato – ed è tuttora – al centro di tanti dibattiti tra gli esperti, aveva molti cugini “minori”, che di fatto erano semplicemente un po’ più piccoli, ma di certo non meno capaci di predare nei loro ambienti. In particolare, il Canada va fiero di alcuni esemplari, tra cui il Gorgosaurus libratus, un tirannosauro “leggero” che una volta era incluso nell’altro genere canadese Albertosaurus. Date le dimensioni e la struttura scheletrica relativamente light, Gorgosaurus era considerato un predatore di dinosauri erbivori o onnivori poco o nulla corazzati, come gli ornitomimidi o gli adrosauri, o ancora un gigantesco avvoltoio terricolo, che cercava cadaveri di cui cibarsi.

In effetti, passare sotto il gioco del “grande e lento quindi spazzino” è toccato a tutti i tirannosauri, e – come sa chiunque si occupi di carnivori – sono pochi i predatori che rifiutano un “pasto gratis” sotto forma di carogna.

Tuttavia, un ritrovamento di pochi mesi fa, di recente pubblicato su «Science Advance», ha fornito le prove per un nuovo scenario che coinvolge Gorgosaurus e una preda inusuale.

 

Giovani predatori crescono

I ricercatori hanno studiato uno scheletro parzialmente completo di Gorgosaurus proveniente dal Dinosaur Park Formation dell’Alberta (Canada). Si tratta di un esemplare giovane, con una massa calcolata di circa il 13% di un Gorgosaurus adulto, di età compresa tra i 5 e i 7 anni.

L’elemento notevole del già rimarchevole ritrovamento è però il contenuto stomacale. Per la prima volta abbiamo la possibilità di investigare i resti non digeriti delle ultime prede di un tirannosauride, e la sorpresa maggiore è il livello di dettaglio nella scelta effettuata dal predatore. Il fossile contiene, infatti, le zampe posteriori di due diversi esemplari di Citipes, un piccolo teropode, entrambi probabilmente di circa un anno di età. Ma il giovane tirannosauride si è premurato di staccare e inghiottire solo le zampe posteriori delle sue prede, in almeno due diversi episodi di predazione, probabilmente a distanza di ore, o di uno-due giorni.

 

La dieta di un tirannosauro

Con l’aumento delle dimensioni, i tirannosauridi diventano predatori di megaerbivori, dotati di cranio e denti specializzati per prede di grandi dimensioni. Ma questo ritrovamento testimonia che, anche avvicinandosi alla taglia più grande, i giovani tirannosauri occupavano una nicchia ecologica che in altri ambienti era dominio di teropodi di medie dimensioni come i Deinonychosauria (il gruppo a cui appartiene il Velociraptor), assenti invece nel tardo Cretaceo dell’Asia e dell’America: è quindi possibile che fossero i tirannosauri a controllare tutti i ruoli di “mesopredatori” e di predatori apicali.

Marco Signore
Marco Signore
Laureato a Napoli in Scienze Naturali, PhD all'Università di Bristol in paleobiologia con specializzazioni in morfologia e tafonomia, è nella divulgazione scientifica da quasi 20 anni, e lavora presso la Stazione Zoologica di Napoli "Anton Dohrn". Nel tempo libero si occupa anche di archeologia, oplologia, musica, e cultura e divulgazione ludica.
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